Il Gruppo Faraone conosce il valore della sicurezza e delle normative.
Tutte le attrezzature sono costruite in conformità con le norme EN e D.L. 81/08: le scale rispettano le norme EN131-1, EN131-2, EN131-3, EN131-7. I nuovi trabattelli sono omologati dal TÜV Italia e seguono alla lettera la norma UNI EN 1004, le piattaforme sono prodotte facendo riferimento alla norma EN 280 ed omologate da enti abilitati con rilascio di certificazione CE.
Il Gruppo Faraone conosce il valore della sicurezza: per questo lo supera.
9 i brevetti esclusivi del Gruppo che potenziano la sicurezza dei prodotti:
La norma definisce i termini e specifica le caratteristiche generali di progettazione delle scale movibili con piattaforma. Si applica alle scale movibili con una piattaforma di lavoro, con un’area massima di 1 m2 e un’altezza massima di 5 m, utilizzabili da parte di una persona alla volta. Il carico massimo è di 150kg che comprende un carico massimo combinato: utilizzatore, utensili, attrezzature e materiali.
LA PROVA PIÙ IMPORTANTE:
Il test al ribaltamento viene eseguito con l’applicazione di 30 kg circa per spinta laterale.
La prova viene effettuata per ogni lato.
ALTRI TEST E PROVE DIMENSIONALI RENDONO LE SCALE A NORMA EN 131-7 VERAMENTE UNICHE PER UNA SICUREZZA A 360°.
La normativa si aggiorna dal 1° NOVEMBRE 2019 ed introduce l’obbligo per le scale superiori a 3m, di utilizzare LA BARRA STABILIZZATRICE COME BASE D’APPOGGIO, fino alla larghezza max. di 1,2m.
Nelle scale trasfomabili, il 2° ed il 3° elemento (se maggiori di 3m di lunghezza), non potrà più essere sfilato dalla base per essere utilizzato come elemento singolo.
La norma fornisce consigli sull’utilizzo in sicurezza delle scale contemplate nello scopo e campo di applicazione della UNI EN 131-1 e conformi ai requisiti della UNI EN 131-1, della UNI EN 131-2, della UNI EN 131-4 per quanto riguarda le scale trasformabili multi posizione con cerniere, della UNI EN 131-6 per quanto riguarda le scale telescopiche e della UNI EN 131-7, per quanto riguarda le scale movibili con piattaforma.
1998 ISTITUZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO
con numero di matricola e certificato per ogni prodotto, compresi i componenti del trabattello.
1) Il datore di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego.
Il sistema di accesso adottato deve consentire l'evacuazione in caso di pericolo imminente.
Il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme, impalcati e passerelle e viceversa non deve comportare rischi ulteriori di caduta.
2) Il datore di lavoro dispone affinché sia utilizzata una scala a pioli quale posto di lavoro in quota solo nei casi in cui l'uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non è giustificato a causa del limitato livello di rischio e alla breve durata di impiego, oppure alle caratteristiche esistenti dei siti che non può modificare.
3) Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate in base ai commi precedenti, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l'installazione di dispositivi di protezione contro le cadute.
I dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori.
I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli a gradini.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO RELATIVI ALL’IMPIEGO DELLE SCALE A PIOLI
1. Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano sistemate in modo da garantire la loro stabilità durante l'impiego e secondo i seguenti criteri: a) le scale a pioli portatili devono poggiare su un supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli; f) le scale a pioli mobili devono essere fissate stabilmente prima di accedervi.
2. Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve precludere una presa sicura.
Non è consentito l'utilizzo di materiali che hanno un'elasticità inferiore al 5%. in caso di sovraccarico la scala non deve avere nessun tipo di cedimento improvviso.
La norma EN131 recita:
“Tutte le parti in lega di alluminio devono avere un allungamento minimo alla rottura (A) di 5% (EN131/2 pag.4 punto 3.1.1).
Questo vuol dire che componenti come gradini, montanti, cerniere, ecc., in caso di sovraccarico devono piegarsi ma non rompersi, in modo salvaguardare l'incolumità dell'operatore e dargli il tempo di scendere.
IN CONCLUSIONE, considerando che un'alta percentuale di infortuni viene causata da cadute dall'alto, consigliamo scale a Norma EN 131-7 per una protezione totale.
Per altezze oltre i 2 mt. trabattelli o piattaforme aeree.